Divieto di fumo: ecco le nuove sanzioni

Rese pubbliche le misure contenute in uno schema di Decreto legislativo di 31 articoli appena approvato dai Ministeri della Salute, Mef, Agricoltura e Mise e che lunedì sbarcherà in Consiglio dei Ministri per il nulla osta: il tutto in attuazione della direttiva Ue sulle limitazioni al fumo di sigarette (in allegato all’articolo).

Già nei mesi scorsi, erano state discusse le nuove introduzioni. Il ministro Lorenzin ha manifestato il proposito di portare in Cdm “il decreto legislativo che recepisce la direttiva tabacco europea, che è pronto e introdurrà novità importanti. Servirà a dissuadere dal consumo di sigaretta, soprattutto i giovanissimi”.

Tra le novità, anche il divieto di fumare in auto alla presenza di bambini o donne incinte e, grandissima novità, l’abolizione dei pacchetti di sigarette da dieci. Le multe potranno partire da 161 a 646 euro.

Se a fumare in presenza di bimbi o gestanti è un passeggero, questi subirà solo la sanzione in euro. Da verificare se, col passeggero che fuma, anche il guidatore verrà ritenuto responsabile. I controllori devono accorgersi se un adulto in auto fuma in presenza di bimbi o gestanti, oppure se una donna è incinta.

Al di là della questione multe, base al decreto, i pacchetti verranno “occupati” per il 65% della superficie da messaggi combinati, immagini shock e numero verde.  Una nuova norma riguarda anche le sigarette elettroniche che non potranno essere vendute ai minorenni con conseguente divieto per tutti delle vendita online delle stesse.

Saranno vietate anche le sigarette aromatizzate con sapori di vario genere, perché aumentano il desiderio di tabacco. Sarà prevista poi la tracciabilità delle vendite di sigarette per rafforzare la lotta al contrabbando (con maggiori ricavi per il fisco). A tal fine ogni pacchetto sarà contrassegnato da un “identificativo univoco” per monitorare l’intera catena di distribuzione e di vendita dei prodotti da fumo.

Con l’approvazione delle nuove misure si conta di abbassare la dipendenza da nicotina del 5%, con un risparmio di circa 506 mln di euro per l’assistenza sanitaria.